mercoledì 1 maggio 2013

Manticora presenta: Nicolò Pellizzon
























Facciamo un po' di presentazioni! Chi sei, che lavoro fai?

Mi chiamo Nicolò Pellizzon. Scrivo e disegno fumetti e faccio l'illustratore.
Qualche anno fa facevo il fotografo, il grafico e qualche volta i video.
Ma ora non più.


Com'è nata la tua passione e come sei riuscito a trasformarla nel tuo
lavoro?

Prima di prendere la decisione, pensavo che la via giusta fosse quella di avere di avere un lavoro "vero" abbastanza sicuro che mi permettesse di dedicarmi a quello che volevo fare (i fumetti, più o meno) con maggiore libertà.
Poi mi sono accorto che se continuavo così la mia vita diventava piena di lavoretti schifosi che mi pagavano poco sia economicamente che interiormente. Per quello che mi piaceva davvero fare rimaneva poco tempo e avevo anche poco tempo per diventare più bravo.
Quindi ho preso la decisione più squilibrata, cioè ho scelto di lasciare tutto per disegnare e scrivere storie. Adesso vivo esattamente nelle stesse condizioni economiche precarie di prima, ma almeno faccio quello che mi piace.



Che strumenti usi?

Uso pennelli di martora e brush pens. Recentemente ho riscoperto il piacere di fare disegni sbagliati con la matita azzurra. La magica matita che scompare con lo scanner e fa sembrare tutto pulito senza usare la gomma.







Raccontaci la tua giornata tipo.

Mi sveglio presto, mentre faccio colazione controllo la mail.
Il resto del giorno lavoro, che vuol dire rispondere alle mail, scrivere mail nuove,
disegnare, scrivere ecc, fino alle 19:00.
Poi la sera leggo un libro o guardo un film.
Il Sabato uguale, ma con più tranquillità (è una cosa interiore mia, all'esterno non si nota). Se c'è il sole e mi convincono la domenica vado a fare una gita.
Una vita rock.


Mentre lavori ascolti musica o guardi serie tv? Se sì, ci suggerisci
qualcosa?

Le serie tv mi fanno più o meno tutte schifo. Sono la celebrazione del vuoto che c'è nelle grandi produzioni americane.
Solo che di recente (oltre ad andare di moda perché dietro c'è un business e grandi investimenti - anche se poi si guardano gratis) sembra che piacciano a tutti perché ci sono gli zombi, gli assassini matti e "roba figa". Che in realtà è trattata in un modo noiosissimo e veramente superficiale.
Una delle cose più brutte in assoluto sono i colpi di scena cronometrati che ti costringono a focalizzarti sull'intreccio della trama. Perché in realtà oltre a quella (blanda), non c'è nient'altro.
Ci sono sempre quelli che poi ci leggono dei "contenuti" ma per me sono come quelli che leggono l'oroscopo.
Anche parlare di qualcosa che ha un "contenuto" mi fa sembrare che si parli di commercio più che di arte.
Generalizzo un sacco e forse esagero. Però vi posso giurare che ci ho provato e ci provo sempre, ma non attaccano.
Non vorrei sembrare uno che vuole fare l'intellettuale a tutti i costi, sono appassionato di stronzate, come Harry Potter, i blockbuster di Spielberg e i film sui supereroi dove Hulk viene lanciato su un F-16 in volo e lo smantella.
Mi sento di consigliare una ri-visione dei grandi classici. Twin Peaks e X-files.
L'unica serie nuova che consiglio è una miniserie di 5 episodi che si chiama Mildred Pierce con Kate Winslet, tratta dal libro omonimo.
La musica la ascolto sempre, non tanta quanto vorrei. Adesso sto in fissa con gli Esben and the witch e Grimes, da sempre con i Current 93. Mi piace anche la roba più truzza come i Die Antwoord e King Diamond (che è metal, ma può stare nella categoria).


Quali sono gli autori/artisti che ti hanno ispirato maggiormente?

Daniel Clowes, David B., Carpenter, Cronenberg, Rob Reiner, Ursula K. Le Guin, Tolkien, Richard Matheson, Woody Allen, Nabokov.




Nel tuo lavoro è più importante la quantità o la qualità?

Tutte e due.
Solo che la qualità non ha limite. La quantità sì, ad un certo punto. Ogni cosa ha la sua quantità.
Nel lavoro degli artisti è importante anche la presenza, oltre queste due.
Che però è una cosa infida da coltivare.


La Manticora è un insieme di animali diversi. Dovessi scegliere, quale
animale ti rappresenterebbe(anche mitologico o fantastico)?

Il gatto volante!


Cosa consiglieresti ad un esordiente che vuole iniziare il tuo stesso
percorso?

Consiglio l'autocritica e il "chiedersi i perché"!
Quando si è in cerca di un editore oppure si cerca di vendersi un libro fatto da sé
ci si trova subito su un terreno internazionale. Grande e selvaggio. Quindi la "competizione" e lo standard qualitativo si alza moltissimo. Gli stessi fumetti che ci hanno ispirato vanno pensati come analoghi a quello che si propone.
Mi riferisco ad un confronto del proprio lavoro con gli stessi che ci hanno ispirato. Una valutazione oggettiva fuori dal proprio corpo, sapendo in partenza che quello che si sta facendo è spietato contro sé stessi ma serve a crescere.
Dall'altro lato bisogna credere nel proprio lavoro quasi alla follia, in tutti gli stadi del processo.
Non solo perché è in generale difficile portare avanti un progetto, ma perché sono pochi in Italia gli editori che non pubblicano solo roba vecchia o nella quale vedono un investimento economico a breve termine.
Un'argomento mai visitato fino in fondo è "il perché lo si fà".
Consiglio a tutti di chiedersi onestamente perché si fanno i fumetti o perché si vuole pubblicare un libro.
Certe volte fa smettere subito oppure consolida le convinzioni.
Sono cose che poi uno decide se tenere per sé o no. Affari propri. Ma affari propri importanti.


Per finire, hai qualche artista/autore da consigliarci?

Io consiglio le ragazze di Teiera (Sarah Mazzetti, Cristina Spanò e Giulia Sagramola)





intervista a cura di Valeria Urnello


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